Il 27 Dicembre 2018 alle 14:04 è arrivato Gregorio con i suoi 3100g di bellezza ed un VBAC potente!
Mamma Elisa e papà Matteo erano un crogiolo di emozione. Per Elisa questa nascita rappresentava molto.
Mi scrisse a Giugno per la prima volta e le parole “ho fatto un un Cesareo che non accetto tutt’ora” risuonarono forte. Insieme a Matteo scelsero di frequentare il corso di accompagnamento alla nascita e non mancò la negatività, che nascondeva in realtà solo tanta rabbia da convertire in competenza. Mi chiese titoli da leggere, di iniziare un percorso insieme a domicilio, di tutelarsi con un piano del parto.
“Non voglio tralasciare nulla se questo può portarmi ad avere un parto naturale, non voglio lasciare nulla al caso.”
Si stava preparando con tutta sé stessa a dare alla luce il suo bambino, a dimostrare finalmente a sé stessa che era in grado di farcela questa volta, per tutto ciò che il parto per lei rappresentava.
Eppure, aveva una gran paura.
“Stiamo valutando di averti con noi, so che mi aiuterebbe averti vicino!”. Lavorammo così sulla rielaborazione del primo parto, sul rilassamento e sull’apertura emozionale.
Schietta, a sè stessa, due settimane fa.
“Io lavoro per riuscirci, non per provarci”.
Una settimana fa, proprio l’indomani della recita di Natale del fratellino Gianluigi, era in piena sindrome del nido, stava preparando un buon Ragù per le feste e Gregorio in pancia era calmo, stava cominciando a posizionarsi per la nascita.
“Volevo giusto scriverti.. È tutto il giorno che ho contrazioni.. Adesso sembrano diradarsi.. Prima le avevo ogni 2 minuti.. Ora più distanti ma comunque dolorose”
“E tu come ti senti?”
“Secondo me si è rotto il sacco. Spaventata.. Ho paura che vada a finire come per Gianluigi”
Erano circa le 20:30 quando arrivai a casa, il travaglio impiegò molto ad avviarsi. Come è giusto che sia per permettere ad una donna che ha paura di potersi fidare del suo corpo e del suo bambino. Nonostante ciò, non mancarono i momenti di sconforto, di delusione e giudizio: aveva paura, e l’ha avuta fino alla fine, fino a poche spinte prima di quella con cui nacque suo figlio.
Un VBAC potente perchè è passata sopra a tutti. Un VBAC potente perchè è stata una nascita non medicalizzata, Gregorio è nato a carponi e la sua mamma l’ha visto per la prima volta dall’alto, mentre l’Ostetrica glielo passava in mezzo alle gambe, con un meraviglioso cordone ombelicale pieno di vortici che ancora stava pulsando.
Un VBAC potente perchè aveva paura di non farcela, e invece è riuscita nel suo intento circondandosi del sostegno che reputava migliore per sè ed il suo bambino.
Dopo la nascita era radiosa. Brillava di un sorriso e di luce di riscatto che avrebbero fatto sfigurare chiunque al suo fianco.
Gregorio si è attaccato al seno poco dopo e ci impegneremo per il sereno avvio dell’allattamento.
Ringrazio l’Ostetrica Michela e tutto il personale della Maternità di Borgomanero per la calorosa accoglienza e tutela di questa nascita.
Benvenuto al mondo Gregorio e buon viaggio della Vita!
La vostra Ostetrica,
Virginia